Questa settimana in classe abbiamo parlato della profondità di campo ovvero lo spazio entro il quale ciò che è inquadrato è ragionevolmente a fuoco nella nostra immagine. Ciò che incide su di essa è l'apertura del diaframma, la lunghezza focale e la distanza di ripresa. Per comprendere meglio il principio il professore ci ha assegnato come compito realizzare 6 fotografie secondo la profondità di campo e modificando ogni volta uno dei tre valori secondo le indicazioni dateci da lui.
Per prima cosa siamo andati a cambiare l'apertura del diaframma, prima tutto aperto e poi tutto chiuso, lasciando invariata la lunghezza focale e la distanza di ripresa per le prime due fotografie.
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"f 5.5, 55 mm, distanza breve" |
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"f 22, 55 mm, distanza breve" |
Nelle altre due abbiamo mantenuto invece il diaframma e la distanza di ripresa con gli stessi valori uguali, mentre abbiamo cambiato solo la lunghezza focale, prima lunga e poi corta.
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"f 22, 55 mm. distanza breve" |
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"f 22, 18 mm, distanza breve" |
Nelle ultime due abbiamo invece modificato la distanza di ripresa, prima breve e poi lunga, e abbiamo mantenuto inalterati sia il diaframma che la lunghezza focale.
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"f 22, 55 mm, distanza breve" |
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"f 22, 55 mm, distanza lunga" |
Abbiamo anche realizzato altre 4 fotografie sul movimento, ritraendolo in vari modi e con vari settari sempre dettati dal professore. Per ritrarre il movimento si deve usare un tempo sempre più lungo e per congelarlo un tempo sempre più breve, la fotocamera deve essere posta su un cavalletto così da ritrarre il movimento al meglio.
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"t 1-1000, f 5.6, iso 400" |
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"t 1-125, f 8.0, iso 100"
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"t 1-15, f 22, iso 100"
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"t 1, f 9.0, iso 100" |